Italo Francesconi | Adotta una Parete
La vita si annùsa prima di contemplarla.
Una vita di lavoro e di lavori, una vita confusa e incasinata, portata a spasso dal CASO, come tutte le vite.
Una grande passione per il viaggio, fisico e mentale aiutato dalla lettura, la musica e il disegno.
Una grande passione per il viaggio, fisico e mentale aiutato dalla lettura, la musica e il disegno.
Nato l’ 8 Maggio 1941 in una Viareggio d’altri tempi.
Son nato con la matita in mano, per me è sempre stata una necessità, eravamo quattro fratelli, tre pittori e tutti figli d’arte, era scritto nel dna.
Una vita tra i più disparati lavori, la fabbrica del ghiaccio, il calzaturificio e poi le cucine, Milano, Varese, Napoli, Roma, Firenze, Nervi, nel Chianti …
Una vita tra i più disparati lavori, la fabbrica del ghiaccio, il calzaturificio e poi le cucine, Milano, Varese, Napoli, Roma, Firenze, Nervi, nel Chianti …
La scelta della tecnica è dovuta ad un’esigenza pratica, causata dai continui miei spostamenti: ho sempre pensato che un pennino e un barattolino, mi avrebbero reso felice e facilitato la mia costante necessità di disegnare.
Un solo desiderio, una tana nel bosco, dove poter ascoltare i rumori, il cadere della neve, osservare le gocce sull’erba, i colori della natura, i raggi del sole che passano tra il fogliame e incendiano il suolo e viverle da vicino come un animaletto.
Come diceva Michelangelo: non c’è pace se non nei boschi.
Come diceva Michelangelo: non c’è pace se non nei boschi.
Ho sempre sognato di essere un cerbiatto, spoglio da qualsiasi cosa e libero di avere il mondo come cuccia.
Mi sono poi ritirato per vent’anni tra i boschi Apuani, sotto al Procinto.
Arrivato lassù, portato dai ricordi infantili, l’odore di quell’erba di quel posto, di quella terra, me lo sono portato dietro tutta la vita.
C’ero stato così bene da bambino, e speravo che le mie vacanze non finissero mai.
Mi sono poi ritirato per vent’anni tra i boschi Apuani, sotto al Procinto.
Arrivato lassù, portato dai ricordi infantili, l’odore di quell’erba di quel posto, di quella terra, me lo sono portato dietro tutta la vita.
C’ero stato così bene da bambino, e speravo che le mie vacanze non finissero mai.
Inseguendo quegli odori da bimbetto, ho ripercorso quei sentieri e mi sono ritrovato a casa, e lì sono rimasto. Un posto che mi ha regalato indimenticabili tramonti e albe, riflessi e riflessioni, un’infinità di conoscenze di passaggi e storie di uomini che camminano sopra la terra,
Tra le pareti di quella vecchia, antica, baita degli scoiattoli, ho assaporato il vero significato della felicità, e ho cercato di ricamare i miei ricordi e tutti i paesaggi che hanno attraversato la mia vita, con il mio pennino e gli inchiostri.
La vita si annusa prima di contemplarla.
Tra le pareti di quella vecchia, antica, baita degli scoiattoli, ho assaporato il vero significato della felicità, e ho cercato di ricamare i miei ricordi e tutti i paesaggi che hanno attraversato la mia vita, con il mio pennino e gli inchiostri.
La vita si annusa prima di contemplarla.